Capo Rossello

20 Settembre 2017


Capo Rossello riveste una grande importanza dal punto di vista geologico, paleontologico e paesaggistico. Nel 1970 la nave ”Glomar Challenger”dell’Università della California effettuò una campagna di ricerche nel Mar Mediterraneo, i geologi a bordo della nave campionarono carote contenenti gesso, anidrite, salgemma e altri minerali evaporitici che si formano spesso dal prosciugamento di acqua marina. Queste furono le prime solide prove dell’antico essiccamento del Mar Mediterraneo. In quel tempo remoto esisteva un esteso ponte fra l’Africa e la costa occidentale della Sicilia, un ponte fatto non da solide rocce emerse ma da vaste paludi, banchi di sabbia, spiagge; attraverso questo corridoio le popolazioni preistoriche africane entrarono in Sicilia. Lungo il crinale che culmina nel faro fra il 1969 e il 1975 furono violate e depredate antiche sepolture e sulla superficie della sottostante scarpata a quei tempi erano rinvenibili cocci di ceramica preistorica e strumenti litici. L’intera area è estremamente ricca di fossili. Purtroppo la baia di Capo Rossello è stata scempiata in maniera ripugnante da una edilizia di rapina, si è costruito praticamente in mare…

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