Girgenti Giants: finita la stagione con la storica promozione in serie D, la squadra del presidente Giuseppe Riccobene è stata ricevuta dal sindaco di Porto Empedocle

4 Agosto 2018

Girgenti Giants: finita la stagione con la storica promozione in serie D, la squadra del presidente Giuseppe Riccobene è stata ricevuta dal sindaco di Porto Empedocle.
“Porto Empedocle porta bene ai Girgenti Giants.” L’avventura continua.
Con questa frase, ripetuta più volte durante l’incontro, il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina ha ricevuto la squadra ed i dirigenti dei Girgenti Giants, neopromossa in serie D; nell’occasione il presidente Giuseppe Riccobene ha consegnato una targa ricordo al sindaco e quindi alla comunità, che ha accolto e sostenuto la squadra nella partite casalinghe giocate al PalaHamel.
Ed è proprio il connubio tra la comunità empedoclina e quella agrigentina, con un passato “turbolento” in campo cestistico e non solo, ad essere stato colto, quale novità molto positiva, dallo scrittore Andrea Camilleri (ricordiamo il video di incoraggiamento visualizzato da migliaia di utenti) e che ha portato benissimo ai Girgenti Giants.
Carmina ha poi focalizzato le gravi difficoltà economiche del Comune di Porto Empedocle, non mancando però di rassicurare il presidente Riccobene rispetto all’esecuzione delle necessarie manutenzioni all’ impianto: “Porto Empedocle porta fortuna a chi la sceglie. Nello sport, ma anche in tanti altri settori, siamo una comunità che porta bene, e i Girgenti Giants se ne sono accorti!”
Il presidente Riccobene, insieme al coach Castorina, ai vecchi e ai nuovi dirigenti del sodalizio, ai tanti atleti presenti, ha manifestato la volontà di restare a Porto Empedocle, ringraziando la comunità locale per il calore dimostrato nelle fasi più delicate del campionato: “In una comunità che può assistere al basket di serie A, siamo riusciti in quella che è la vera impresa: riempire il palazzetto dello sport con centinaia di giovani e meno giovani, capaci di tifare con orgoglio per i propri beniamini. Non dimentichiamo, infatti, che buona parte degli atleti sono proprio di Porto Empedocle. E poi ci sono messaggi ancora più importanti, che vogliamo veicolare, quelli relativi alla lealtà e allo sport sano, ma anche alla solidarietà tra comunità diverse e tra popoli diversi. Cerchiamo e speriamo di costituire un buon esempio, e sin qui siamo orgogliosi di quanto sin qui ottenuto. L’avventura continua, grazie anche agli empedoclini”. Di Danilo Verruso

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