Mimma Infantino e Roberta Schembri al microfono di Enza Di Vita. “Hostia. L’innocenza del male” di Federico Bonadonna
21 Ottobre 2018
Mimma Infantino, e Roberta Schembri, Enza Di Vita. “Hostia. L’innocenza del male” Federico Bonadonna
“Hostia. L’innocenza del male” (Round Robin, 2018) è l’ultimo romanzo di Federico Bonadonna, presentato ieri sabato 20 ottobre a Casa San Filippo. Un libro emotivamente impegnativo capace di scoperchiare la raccapricciante botola che sovrasta l’esperienza traumatica degli abusi sessuali. Esperienza che investe tanto la sfera emotiva quanto la dimensione corporea delle vittime di abusi. Ed è il corpo come “fabbrica di segni”, una delle tante immagine che emerge dalla lettura del libro di Federico Bonadonna, cioè quella di un corpo che narra l’evento traumatico attraverso la manifestazione di disturbi psicosomatici. Ne abbiamo parlato con Mimma Infantino, psicoterapeuta di origine agrigentina che vive e lavora a Roma, e Roberta Schembri, pedagogista. Di Enza Di Vita.
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